mercoledì 3 giugno 2020

ORDINE nell'UTOPIA - STEP #19

Charles Fourier è un francese che ha vissuto nella prima metà dell'Ottocento e ha fatto parte della corrente dei filosofi socialisti utopisti, i quali avevano come principale interesse le condizioni di lavoro e di vita della classe operaia e l'analisi di esse da un punto di vista prettamente etico.
Le sue idee si basano sulla convinzione che tutto è stato creato da Dio in modo da dar vita a un meccanismo armonioso, dal quale non possono essere esclusi l'uomo e il modo in cui organizza il lavoro e la società; egli ritiene che il mondo attuale è capovolto rispetto a quello che Dio aveva predisposto ed è possibile tornare a uno stato di armonia con il progetto divino solo se l'uomo inizia a basare la sua organizzazione sociale sulle passioni: queste sono valutate positivamente da Fourier, che crede che non assecondarle provochi insoddisfazione e miseria.
Per questi motivi, il filosofo immagina una riorganizzazione della vita sociale che tenga conto dell'amore dell'uomo per i piaceri e per la ricchezza, e la sua inclinazione a volerle seguire a tutti i costi: perciò, per esempio, il lavoro deve essere reso attraente, cosi da non ostacolare la naturale tendenza umana al piacere.
In conclusione, Fourier vede nella società civilizzata un mondo capovolto rispetto a quello armoniosamente progettato da Dio e nel ritorno a uno stato naturale, in cui le passioni sono il vero movente di ogni azione compiuta dall'uomo, l'unica via di salvezza da una condizione di infelicità.


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