Il concetto di ordine emerge, all'interno della filosofia contemporanea, in maniera diversa e con una finalità differente rispetto a quello che era nell'età medievale o moderna; una visione nuova e slegata da concezioni di tipo religioso, provvidenzialistico o rassicurante è quella proposta da Nietzsche nella contrapposizione tra Apollineo e Dionisiaco.
All'interno della "Nascita della Tragedia" (1872), il filosofo espone il suo pensiero riguardo l'essenza della realtà affermando che il mondo nella sua essenza è caos , disordine, divenire: questa visione tragica della natura si ispira ai greci, i quali erano in grado di comprendere il mondo nel suo aspetto originario, quello legato al dio Dioniso. Quest’ultimo è fatto a pezzi per creare un mondo alternativo: privo di dolore e di tragicità, ma illusorio; periodicamente Dioniso risorge e cerca di affermarsi in contrapposizione all’apollineo e, dopo secoli di falsità e mistificazioni, riesce finalmente a emergere grazie a pensatori come Kant e Shopenhauer, i quali hanno “smascherato” la realtà nascosta delle cose e i limiti della ragione. In questa concezione esistono due facce della realtà: da un lato, l’apollineo è lo spirito che si manifesta nell’ordine e nella misura , nell’armonia e nell’equilibrio che nascondono la realtà nella sua esistenza tragica e offrono un'immagine sopportabile di essa; Dall'altro, il dionisiaco è lo spirito che si ritrova nell’ebrezza, che rivela la realtà come: un divenire continuo, caratterizzato da caos, dolore e irrazionalità.
All'interno della "Nascita della Tragedia" (1872), il filosofo espone il suo pensiero riguardo l'essenza della realtà affermando che il mondo nella sua essenza è caos , disordine, divenire: questa visione tragica della natura si ispira ai greci, i quali erano in grado di comprendere il mondo nel suo aspetto originario, quello legato al dio Dioniso. Quest’ultimo è fatto a pezzi per creare un mondo alternativo: privo di dolore e di tragicità, ma illusorio; periodicamente Dioniso risorge e cerca di affermarsi in contrapposizione all’apollineo e, dopo secoli di falsità e mistificazioni, riesce finalmente a emergere grazie a pensatori come Kant e Shopenhauer, i quali hanno “smascherato” la realtà nascosta delle cose e i limiti della ragione. In questa concezione esistono due facce della realtà: da un lato, l’apollineo è lo spirito che si manifesta nell’ordine e nella misura , nell’armonia e nell’equilibrio che nascondono la realtà nella sua esistenza tragica e offrono un'immagine sopportabile di essa; Dall'altro, il dionisiaco è lo spirito che si ritrova nell’ebrezza, che rivela la realtà come: un divenire continuo, caratterizzato da caos, dolore e irrazionalità.