venerdì 29 maggio 2020

ORDINE nella FILOSOFIA CONTEMPORANEA - STEP #18

Il concetto di ordine emerge, all'interno della filosofia contemporanea, in maniera diversa e con una finalità differente rispetto a quello che era nell'età medievale o moderna; una visione nuova e slegata da concezioni di tipo religioso, provvidenzialistico o rassicurante è quella proposta da Nietzsche nella contrapposizione tra Apollineo e Dionisiaco
All'interno della "Nascita della Tragedia" (1872), il filosofo espone il suo pensiero riguardo l'essenza della realtà affermando che il mondo nella sua essenza è caos , disordine, divenire: questa visione tragica della natura si ispira ai greci, i quali erano in grado di comprendere il mondo nel suo aspetto originario, quello legato al dio Dioniso. Quest’ultimo è fatto a pezzi per creare un mondo alternativo:  privo di dolore e di tragicità, ma illusorio; periodicamente Dioniso risorge e cerca di affermarsi in contrapposizione all’apollineo e, dopo secoli di falsità e mistificazioni, riesce finalmente a emergere grazie a pensatori come Kant e Shopenhauer, i quali hanno “smascherato” la realtà nascosta delle cose e i limiti della ragione. In questa concezione esistono due facce della realtà: da un lato, l’apollineo è lo spirito che si manifesta nell’ordine e nella misura , nell’armonia e nell’equilibrio che nascondono la realtà nella sua esistenza tragica e offrono un'immagine sopportabile di essa; Dall'altro, il dionisiaco è lo spirito che si ritrova nell’ebrezza, che rivela la realtà come: un divenire continuo, caratterizzato da caos, dolore e irrazionalità.

giovedì 21 maggio 2020

Un ABBECEDARIO per ORDINE - STEP#17


Armonia
Contare
Dimostrazione
Entropia
Gerarchia
Imperativo
Legge
Misurazione
Narrazione
Organizzazione
Predestinazione
Quantitativo
Tecnica
Utopia
Z

venerdì 15 maggio 2020

ORDINE e LIMITI dello SVILUPPO - STEP#15


"The limits to growth"(I Limiti dello Sviluppo - 1972) è il primo grande documento scientifico riguardante i limiti della crescita del pianeta terra, il quale si basa sull'impossibilità di uno sfruttamento infinito di risorse finite e non rinnovabili.
Il rapporto offre diversi scenari legati a diversi comportamenti umani e conseguenti danni ambientali: ciò che emerge prepotentemente è la necessità di un cambiamento tempestivo poiché gli effetti negativi dei limiti dello sviluppo diventano più gravi quanto più tardi si agisce.
Ma quali sono i rischi più gravi e quali i più imminenti? Una "gerarchizzazione" delle conseguenze dei danni ambientali umani è stesa ogni anno dal Global Risks Report del World Economic Forum. Per quanto riguarda il 2020, ecco i dati:

I 5 rischi più rilevanti in termini di gravità dell'impatto per i prossimi 10 anni sono i seguenti: 
1.          Fallimento delle misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici
2.         Armi di distruzione di massa
3.         Perdita importante della biodiversità e collasso dell'ecosistema
4.        Eventi meteorologici estremi (ad esempio, inondazioni, tempeste, ecc.)
5.         Crisi idrica

I rischi globali non sono isolati, pertanto agli intervistati è stato chiesto di valutare il collegamento tra coppie di rischi globali. 

I principali rischi globali più strettamente interconnessi sono i seguenti: 
1.          Eventi meteorologici estremi + fallimento delle misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici
2.         Attacchi informatici su vasta scala + interruzione di infrastrutture e reti di informazione fondamentali
3.         Elevata disoccupazione strutturale o sottoccupazione + conseguenze negative dei progressi tecnologici
4.     Perdita importante della biodiversità e collasso dell'ecosistema + fallimento delle misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici 
5.     Crisi alimentare + eventi meteorologici estremi



Ecco, in conclusione, quali saranno le principali conseguenze dei Cambiamenti Climatici nei prossimi anni e l'unico modo per evitare che tutte le ricerche e studi legate a questa problematica siano state portate avanti invano, è prendere coscienza della gravità del problema, obbiettivo a cui auspicavano già 50 anni fa gli autori di I "Limiti dello Sviluppo", per poter agire velocemente.

Riferimenti:
https://www.weforum.org/press/2020/01/burning-planet-climate-fires-and-political-flame-wars-rage
https://en.wikipedia.org/wiki/The_Limits_to_Growth



mercoledì 13 maggio 2020

Una TESTIMONIAL dell'ORDINE - STEP #16


La scrittrice giapponese minimalista Marie Kondo ha teorizzato e insegnato a moltissime persone in tutto il mondo un metodo per mettere ordine nella propria vita, partendo dall'ordine della propria casa. 
Nel suo libro, "Il magico potere del riordino" (2014) , spiega i passaggi da metter in atto per liberarsi del superfluo e non rimanere emotivamente attaccati agli oggetti non realmente utili all'interno delle proprie abitazioni: si parte da una categoria di oggetti e, fino a quando ogni cosa appartenente ad essa non è stata passata al setaccio, per capire se necessaria, e riordinata o eliminata, non si può andare avanti con la categoria successiva.
I suoi consigli si basano sulla credenza che vivere in uno spazio disordinato è correlato ad avere una mente confusa, inquieta, nervosa e che, quindi, liberarsi di tutto ciò che non rende davvero felici, è la chiave per un cambiamento anche a livello personale. La celebre frase che Marie Kondo consiglia di rivolgere a se stessi ogni volta che decidiamo di riordinare una categoria di oggetti è: "Does it spark Joy?" - "Trasmette (letteralmente "sfavilla") gioia?"; in questo modo, secondo lei, possederemmo solo le cose a cui siamo davvero legati e che hanno un'importanza all'interno della nostra vita. Un passaggio rilevante consiste nel disfarsi di ciò di cui non necessitiamo, ringraziandolo di aver fatto parte nella nostra vita e regalandolo a chi potrebbe ancora trarvi gioia, per evitare di avere sensi di colpa e che tutti i nostri acquisti errati siano inutilizzati o vadano gettati via.

Marie Kondo - Does it spark joy?

mercoledì 6 maggio 2020

ORDINE nella FILOSOFIA MEDIEVALE/MODERNA - STEP#12

Ethica Ordine Geometrico Demonstrata (L'etica dimostrata secondo l'ordine geometrico) è la principale opera di Baruch Spinoza, filosofo olandese che ha vissuto nella prima metà del 1600 , uno dei principali esponenti del razionalismo.
Influenzato dalla scolastica, da Cartesio e profondamente toccato dalla rivoluzione scientifica, elabora una nuova teoria, secondo la quale Dio è l'ordine geometrico del mondo: egli crede che tutti gli elementi della natura siano legati da una necessità logica e, perciò, deducibili gli uni dagli altri. Posto Dio (da non considerarsi come il Dio cristiano provvidenzialistico, ma, piuttosto, come la Sostanza autonoma di Cartesio), tutto non può fare altro che procedere; il metodo deduttivo geometrico / matematico è quello preferito dal filosofo, proprio perché esso rispecchia l'ordine del cosmo. I temi della sua grande opera, anch'essi, sono esposti per grado e in maniera quasi schematica, seguendo questo criterio di ordine razionale.
Ciò che lo distingue dai pensatori precedenti è la convinzione che Dio non sia un ente creatore a sé stante, bensì un tutt'uno con la Natura, con cui si identifica. Un'altra novità del suo pensiero filosofico si trova nella possibilità di studiare ogni elemento della Natura, quindi anche i vizi e le virtù, attraverso l'ordine geometrico, in quanto facenti parte della realtà, ordinata razionalmente e proveniente da Dio.

ORDINE nell'INGEGNERIA - STEP#13

L'Entropia può essere considerata la misura dell'ordine di un sistema: essa aumenta all'aumentare del disordine all'interno di esso. In ambito chimico è facile visualizzare il concetto pensando al passaggio di stato che l'acqua compie quando, da ghiaccio, torna liquida: allo stato solido, infatti, le molecole d'acqua formano una struttura cristallina ben ordinata e la distanza che le separa è minima e immutata nel tempo; quando il cubetto è posto a una temperatura abbastanza alta da farlo sciogliere, le particelle "allentano" il loro legame e la struttura rigida lascia spazio a un mare disordinato di molecole che si muovono in tutte le direzioni e il cui distanziamento reciproco cambia costantemente.

 

In questo senso, il concetto di entropia è molto vicino all'idea comune di ordine e disordine, ma è anche vero che, se approfondita e amplificata ad altri ambiti, la sua definizione risulta meno comprensibile e più lontana dal senso comune.
Ciò che è interessante, a mio avviso, è la concezione "neutrale" che questa parola assume in ambito scientifico: se nel nostro immaginario la percezione di ordine è tendenzialmente positiva, mentre quella di disordine è negativa, non si può affermare a priori se l'aumento dell'entropia di un sistema sia favorevole o meno; per esempio, in un ciclo termodinamico all'interno di un sistema chiuso, l'entropia cresce sempre, ma i processi sono irreversibili e portano a perdite di energia e, conseguentemente, a un rendimento basso.

SINTESI FINALE - STEP#24

Durante questo percorso ingegneristico-filosofico ho portato avanti un'analisi piuttosto approfondita del termine   ordine , inserendol...